GIGI GHERZI
Attraversando “Prometeo” di Eschilo
Seminario sulla scrittura e costruzione del personaggio
Nel lavoro attorno alla figura di Prometeo incontreremo grandi personaggi.
Titani, ciechi esecutori di ordini, fanciulle in fuga, cori partecipi, creature mitiche.
Come lavorare su questi personaggi?
Il Lavoro svilupperà per ogni partecipante
le corde più intime di adesione al personaggio scelto,
costruendo la propria proposta attorale
a partire dal rapporto con le storie e le memoria affettive.
A ogni attore verrà chiesto di cercare un suo rapporto personale con il testo e con il personaggio.
Questo avverrà attraverso il metodo di lavoro dell'attore-autore, che concepisce la recitazione di un ruolo come un incontro tra la scrittura drammaturgica di partenza e la complessità biologica, culturale, artistica
che ogni attore esprime.
Questo si tradurrà nella costruzione di un sottotesto autorale per ogni attore, nella scoperta personale di quali sono i rimandi, le associazioni, i ricordi biografici, le esperienze umane e culturali che per ogni attore si rapportano a quel testo.
Testo e sottotesto autorale dialogheranno nella costruzione del personaggio, sviluppando un'attitudine attoriale alla ricerca di una chiave personale di lettura e d'interpretazione.
Il lavoro inizierà con un'approfondita analisi drammaturgica del testo, che permetta al singolo attore di capirne a fondo la struttura, di individuare le forze principali che lo muovono, di poter cominciare a lavorare da subito, con semplicità, con il testo.
Si passerà quindi ad esercizi di scrittura e d'improvvisazione guidata tesi ad individuare il sottotesto personale di ogni singolo attore, che prenderà poi forma in un piccolo materiale scenico.
La recitazione di brani del monologo, montati seguendo le modalità specifiche del lavoro da attore-autore di ogni singolo partecipante, chiuderà questo primo percorso di esplorazione sulla creazione del personaggio.
venerdì 16, sabato 17 e domenica 18 Gennaio
Orari: venerdì dalle ore 19.30 alle ore 23.30
sabato dalle ore 13.30 alle 19.30
domenica dalle ore 11.00 alle 20.00 (comprensivo di un’ora per pausa pranzo)
ALESSIO DI MODICA
Tra cielo e terra
Seminario sull’arte del narrare
Imparare a raccontare è uno strumento di fondamentale importanza per arricchire il proprio bagaglio formativo per un attore ma anche per chi lavora con bambini, disabili e minori a rischio in scuole o in cooperative sociali a livello educativo, riabilitativo, comunicativo e ludico ricreativo. Voli pindarici, immagini, emozioni, suoni. La narrazione non è solo questione di parole ma qualcosa di più ampio, di fisico, carnale e allo stesso tempo onirico che stimola l’immaginario collettivo tra la terra in cui vivono e nascono le storie che racconta il narratore e il cielo come spazio immenso dell’immaginazione in cui esse si muovono. La capacità del raccontatore è quella di condurre chi ascolta nel volo in questo cielo, senza perdersi ma dando un’ampia e leggera sensazione di libertà collettiva nel viaggiare nel racconto, ora abbagliati da luce accecante ora investiti dal buio profondo, i vissuti più intimi si scoprono universali. Quali sono i presupposti per dare vita a questo viaggio?
Il raccontare storie è un’arte antica che ogni cultura ha sviluppato e allo stesso tempo è un lavoro che parte dalla propria intimità: il parlare, il comunicare dal vivo mette le persone in una condizione di confronto costante che le porta a dialogare prima di tutto con parti di se stessi.
Si studierà la capacità e i riferimenti personali del narratore che vive dentro di noi per scandagliare l’urgenza e la necessità di raccontare, di mettere in circolo la materia viva che si evolve e cammina giorno per giorno: la narrazione è un processo attivo
di creazione dell’ immaginario collettivo che permette a chi ascolta di partecipare con la propria immaginazione alla costruzione attiva del racconto.
La tecnica che ci porterà in questo percorso è quella di raccontare per
immagini: nel momento in cui il narratore racconta le sue parole saranno funzionali alle immagini e quindi chi ascolta produrrà la sua personale immagine partecipando attivamente al racconto, questo percorso stimola la capacità immaginifica dell'individuo.
Il lavoro parte dallo studio del primo portatore di memoria: il nostro corpo che è espressione della storia dell’evoluzione umana e in cui sono racchiusi i nostri vissuti più intimi che si
depositano nelle articolazioni, nella nostra camminata, nella nostra gestualità. La narrazione è un viaggio di voci, suoni, ritmo e respiro alla base del quale c’è la presenza fisica. Il laboratorio studia quali sono le coordinate e i codici del narrare per
mettere in condizioni i partecipanti di raccontare secondo uno stile personale e mettere a fuoco il proprio mondo interiore come scenario delle storie possibili e la propria fisicità.
venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 Febbraio
Orari: venerdì dalle ore 21.00 alle ore 23.00
sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (comprensivo di un’ora per pausa pranzo)
CARLOS ALSINA
Seminario sul teatro di Tennessee Williams
Il seminario è un approccio al teatro e alle caratteristiche poetiche dell’opera drammaturgica di Tennessee Williams: un grande scrittore nordamericano che ha incorporato al teatro del XX secolo un tipo di drammaturgia che combina l’emozione e la poesia con la critica al modo di vivere “americano”.
Con Tennesee Williams, vita e opera riescono ad avere una relazione profonda e
interdipendente e, per il percorso artistico di un attore, questo ha una importanza enorme.
Il lavoro con l’emozione, - quella vera e non “recitata” - è fondamentale per trasmettere allo spettatore i conflitti presenti nei personaggi di Tennessee Williams.
Come arrivare allora, a sistemare un lavoro del genere senza ricorre a impostazioni artificiali e descrittive che allontanano l’ attore del profondo vissuto che merita il suo mestiere?
Questa è la domanda principale alla quale il seminario proverà a
rispondere.
I momenti di questa esperienza sono:
1) Introduzione sulla vita la produzione teatrale di Williams.
2) Rapporto fra la sua vita e la sua opera.
3) Caratteristiche della poetica di Williams.
4) Lavoro sulle scene.
Le opere che saranno utilizzate per lavorare in scena,
saranno:
“Lo zoo di vetro”, “Un tram che si chiama Desiderio”, “I blues”.
Il materiale di studio scelto dal docente sarà indicato con anticipo ragionevole agli allievi per permettere che ciascun partecipante riesca a leggere l’opera completa, assegnata fra questi tre testi.
sabato 14 e domenica 15 Marzo
Orari: sabato dalle 10. 00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00
domenica dalle 10. 00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 19.00
MARIANNA L’AMICO
Comici “dietro la quinta”
Seminario di visual comic
Pochi attimi di silenzio e ”Comici dietro la quinta” decolla dalla base di Jacques Lecoq, vola nello Spazio dell’arte mimica, attraversa l’allegra galassia di Teatro fisico, raccoglie frammenti universali di timing, si tuffa nel gioco (teatrale e non) ed emerge arricchito di objecttrouvè per poi esplodere in mille nasi rossi da Clown…
Il cielo del Teatro si illumina di nuove immagini: corpi che diventano oggetti, oggetti che diventano altri oggetti, architetture che improvvisamente appaiono e magie che si svelano e rivelano come la flessibilità del corpo porti in seno la flessibilità di pensiero. Per ridere e far ridere, commuovere e sorprendersi sempre e comunque col cuore.
Il seminario si concluderà con una presentazione a porte aperte del lavoro svolto dal gruppo.
venerdì 10, sabato 11 e domenica 12 Aprile
Orari: venerdì dalle ore 20.00 alle ore 23.00
sabato dalle ore 11.00 alle 19.00(comprensivo di un’ora per pausa pranzo)
domenica dalle ore 10.30 alle 19.30
RITA PELUSIO
Il clown teatrale
Un percorso sul personaggio comico
La comicità nasce dall’imperfezione, dal difetto, dalla fragilità umana. Saper ironizzare su se stessi è il punto di partenza e dia rrivo dell’atto creativo.
Io credo nella comicità istintiva, moderna, quella che scaturisce dalle emozioni del personaggio. Mi piace quando in uno spettacolo comico vince il personaggio, che a volte può permettersi di essere sincero nella sua "finzione scenica". Credo che questo sia il privilegio del clown, questa è la sua libertà e da qui nasce una
forza.
Per tutti questi e molti altri motivi credo molto nel lavoro sul clown contemporaneo, ovvero quell’attitudine scenica dell’attore che è la “disponibilità a farsi sorprendere” e a riportare la propria visione del mondo.
Nei miei stage cerco di unire quello che ho appreso durante il mio percorso formativo a quello che condivido con altri attori durante il lavoro teatrale e la creazione degli spettacoli. È un percorso per arrivare a capire e costruire il proprio personaggio comico, cioè la nostra comicità, il nostro talento.
Il lavoro che propongo in questo stage appartiene alla mia esperienza di attrice, regista e insegnante. L'obiettivo è portare gli allievi a sentire questo "tipo" di comicità che può essere applicata
ad ogni forma di spettacolo, dal teatro di strada al cabaret, alla "commedia".
venerdì 15, sabato 16 e domenica 17 Maggio
Orari: venerdì dalle ore 21.00 alle ore 23.00
sabato e domenica dalle ore 10.00 alle ore 19.00 (comprensivi di un’ora per pausa pranzo)
COSTI
Se ti iscrivi ad un seminario il costo è di Euro 120 + tessera associativa (costo
Euro
20).
Se ti iscrivi a più di un seminario paghi il primo come sopra, e dal secondo in avanti Euro 100
ciascuno.
Se ti iscrivi a tutti e cinque i seminari, il costo totale è di Euro
480.
Per maggiori info sui conduttori:
Gigi Gherzi: http://www.gigigherzi.org/info/teatrografia
Alessio di Modica:http://www.alessiodimodica.com/biografia
Carlos Alsina: http://es.wikipedia.org/wiki/Carlos_Mar%C3%ADa_Alsina
Rita Pelusio: http://www.ritapelusio.it/tag/biografia/
Marianna L'amico: disponibile ad inviarvi curriculum via mail su richiesta
Per informazioni e iscrizioni:
039.2458296 – info@teatrodellelica.it