Teatro a Portata di Mano

PROVE GENERALI PER UN PERCORSO DI FORMAZIONE IN LINGUAGGI E PRATICHE ARTISTICHE E TEATRALI

  

                       Il Teatro dell’Elica propone per la prima volta a Lissone un’esperienza formativa dedicata agli operatori sociali e culturali che sarà occasione di incontro, scambio e aggiornamento per tutti coloro che si occupano di educazione e cura nelle differenti età della vita

Teatro a Portata di Mano è un progetto di aggiornamento dedicato ad educatori, insegnanti, genitori, operatori sociali e teatranti alla ricerca di nuove ispirazioni. L’idea è di offrire a queste professionalità (in attività o in formazione), la possibilità di acquisire un sapere e di sperimentare delle discipline teatrali immediatamente spendibili nelle attività lavorative e/o relazionali dei possibili utenti.

L’orientamento del progetto “Teatro a portata di mano” è quello di dare centralità al passaggio di pratiche e saperi: una dimensione artigianale della teatralità dove le  competenze acquisite possano sostanziare un piano formativo sicuramente necessario ma più teorico, come quello offerto dall’Università.

I conduttori dei seminari lavorano singolarmente a livello nazionale e internazionale nell’ambito artistico e formativo. Hanno maturato specifiche strategie sulle utenze a cui il progetto si rivolge e ne hanno raccolto nel corso degli anni la forte richiesta di ampliamento e approfondimento dell’offerta formativa. 

IL BURATTINO IN GOMMAPIUMA

Condotto da NATALE PANARO

Sabato 24 e Domenica 25 gennaio

dalle ore 9 alle ore 18 con intervallo di un’ora per pausa pranzo

Sabato 31 gennaio e Domenica 1 febbraio       

stesso orario del week end precedente

 

Nel laboratorio impareremo a costruire pupazzi umani e animali in gommapiuma con bocca animata, con il corpo a figura intera, per manovra a vista o su nero, senza corpo o corpo ridotto per manovra a “marotte”.

Si presenterà una versione “semplificata”, dal punto di vista della manovra, della scultura e della rifinitura della gommapiuma, che verrà rivestita di tessuto  e una versione più “avanzata”, che si differenzierà per il modo di scolpire e trattare la gommapiuma , che dovrà poter essere usata anche a vista. In quest’ultimo caso assumeranno maggiore importanza e richiederanno particolare cura il trattamento e la rifinitura della superficie, svuotamento della forma e manovra.

Il corso si articolerà in 2 fine settimana con il seguente programma:

Il primo weekend  sarà dedicato alla Gommapiuma scolpita e rivestita – tecnica semplificata.

Si affronterà la costruzione di una testa con bocca mobile utilizzabile anche da sola  per marotte  e per il corpo di  un pupazzo alto 50 – 60 cm.  La semplificazione sta nella tecnica di lavorazione della gommapiuma e della manovra, ottenuta in maniera semplice; il colore  è dato dal  rivestimento di stoffa. Il  rivestimento in stoffa rende possibile o più facile correggere eventuali errori nello scolpire la gommapiuma, e  aiuta a conservare meglio nel tempo il pupazzo. Capelli, occhi, accessori. Testa e corpo permetteranno di vestire il pupazzo con materiali reperibili sul mercato dell’abbigliamento infantile e adulto.

Il secondo weekend sarà dedicato alla gommapiuma a vista, scolpita e colorata.

Testa con bocca mobile  scolpita con forbici e lame di cutter. La tecnica è più difficile, perché  sono possibili  poche correzioni  e le manovre vanno ricavate per scultura all’interno della forma; la coloritura si fa direttamente sulla gommapiuma, con colori e tecniche opportuni.

Il corpo è quello realizzato nel weekend precedente.

Nell’intervallo tra i due weekend si richiederà  che i corsisti completino il lavoro impostato e non  terminato, soprattutto per quanto riguarda il rivestimento in stoffa. Se ci sarà la disponibilità di tempo da parte di tutti gli iscritti, si potrà tenere un incontro preliminare il venerdì 23 gennaio dalle ore 21 alle ore 22,30 circa che servirà per la presentazione dei materiali, degli attrezzi e del metodo di lavoro.

IO, TE E IL BURATTINO

Burattini in ambito sociale e nella relazione d’aiuto

Condotto da DAMIANO GIAMBELLI – Teatro del Corvo

Sabato 28 Febbraio e Domenica 1 marzo

dalle ore 10 alle ore 19 con intervallo di un’ora per pausa pranzo

 

Il seminario si propone di fornire ai partecipanti le basi per la costruzione e l'utilizzo di burattini o piccoli pupazzi in ambiti non strettamente spettacolari: contesti sociali, animazione a contatto, utilizzo in circostanze quali ospedali e situazioni di disagio. In questi ed altri ambienti, la possibilità di entrare in relazione con l’altro attraverso un elemento di sorpresa, di tenerezza o di alterità è una “marcia in più” per l’operatore, che gli permette di sviluppare immediatamente con l’utente un rapporto di complicità e di empatia.

Il burattino esce dal teatrino e va per il mondo, diventando non più solo parte di uno spettacolo ma strumento di comunicazione alternativa vero e proprio, senza dimenticare le specificità del linguaggio del teatro di figura. Ogni partecipante dovrà costruire il proprio burattino: l’esperienza non sarà una semplice occasione di acquisire una tecnica ma assolverà anche ad una funzione di indagine e conoscenza di sé. Ogni personaggio realizzato, prende forma dal carattere e dalle particolarità del costruttore stesso, diventando non più un oggetto animato qualunque ma anche un amico, un compagno, un partner con il quale condividere esperienze con chi ci sta intorno.

Durante le improvvisazioni, si utilizzeranno non solo la parola e il movimento ma anche oggetti sonori e musica in rapporto all’espressività e al dinamismo del burattino per indagare il  tema del doppio, del transfert e della comunicazione.

Contenuti del percorso

- Breve panoramica sulle principali tecniche di animazione e sulla storia del teatro di animazione, con esempi dal vivo e immagini

-Esercizi, giochi e improvvisazioni con utilizzo di burattini messi a disposizione dal conduttore, per cominciare ad entrare in contatto con la tecnica espressiva

-Costruzione di burattini e pupazzi semplici utilizzando materiali di recupero come calze, guanti, stoffa, contenitori e altro. Il primo passo per appropriarsi a tutto tondo del medium espressivo.

-Animazione di oggetti, anche non specificamente burattini: il mondo delle cose di tutti i giorni ci parla con il suo linguaggio segreto.

-Improvvisazioni sia singole che in gruppo con i burattini costruiti (brevi presentazioni, micro-storie e altro): le regole per raccontare una storia con un personaggio animato.

-Utilizzo di oggetti sonori e strumenti musicali in rapporto all’espressività e al movimento del burattino: la musica come colonna sonora ma anche come drammaturgia.

- Utilizzo dei burattini come strumento relazionale e comunicativo in ambito anche non strettamente spettacolare. Il tema del doppio, del transfert e della relazione con gli altri in rapporto all’utilizzo del burattino.

- Il burattino in stretta relazione con il burattinaio, che diventa non solo animatore ma a sua volta personaggio, con il quale il burattino si relaziona: figura di confine tra burattinaio, attore e clown.

AD ALTA VOCE

Percorso di formazione per insegnanti, volontari, educatori e…

genitori appassionati lettori

Condotto da  SARA GHIOLDI

Sabato 28 e domenica 29 marzo

dalle ore 10 alle ore 19  con intervallo di un’ora per pausa pranzo

 

Leggere e raccontare storie, per la così detta “civiltà contadina”, era un momento unico e privilegiato in cui la collettività diffondeva cultura, affrontava problematiche, ma soprattutto stava insieme e fondava il proprio sapere collettivo. Il laboratorio parte dallo sviluppo di questi presupposti al fine di ri-attivare la lettura ad alta voce in contesti educativi e sociali.

La proposta prevede un lavoro integrato, dove l’espressione corporea e vocale, le pratiche teatrali ed espressive, convergeranno ad individuare e rafforzare lo  “STILE” di lettura di ciascun partecipante.

Il laboratorio, che si rivolge ad insegnanti, educatori, volontari ma anche ai genitori, consentirà inoltre di rafforzare alcune strategie e pratiche di comunicazione, legate all’espressione della parola, immediatamente applicabili alla vita quotidiana di relazione con grandi e piccini.

 

Temi da sviluppare

-       Un orientamento di lettura possibile (fascia d’età, genere, necessità, bisogni, sogni…)

-       Legame tra lettura e qualità dell’immagine di supporto, sia reale (libri illustrati) sia “proiettata” ovvero: la capacità di veicolare un immaginario.

-       Scelte metodologiche, pratiche teatrali e strategie espressive.

-       L’impianto narrativo e la scelta dei contenuti (che libro ti/vi leggo?).

-       La cura di Sé e la cura dell’altro. Ritualità legate alla lettura.

Pratiche

-       Tecniche di cura: la voce - L’ansia ed il respiro. Training di rilassamento.

-       Trasmissione di giochi teatrali per vivificare le capacità d’ascolto, concentrazione e osservazione

-       Tecniche teatrali per sviluppare un «sentire» di gruppo.

-       Lavoro sull’espressione, sul ritmo e sul movimento.

Giocare e comunicare con la voce 

-       Training respiratorio.

-       La voce nello spazio. (direzione, distanza, timbro e tono)

-       Suono, ritmo e movimento.

-       Evocare, attrarre, pilotare e catturare l’attenzione con la voce.

-       Giochi con il testo.

-       Come rendere il parlato e la lettura movimentati.

-       Prove singole di lettura e indicazioni registiche per continuare il lavoro in proprio.

CURRICULUM DEI CONDUTTORI


Natale Panaro


Nato a Castelletto d’Erro (AL) nel 1940, ha operato in prevalenza a Milano.

Laureato in lettere, sviluppa un’originale ricerca sull’utilizzo delle arti plastiche sia come mezzo di espressione personale, sia come strumento didattico formativo, sia come attività applicata allo spettacolo.

 

Crea sculture per scenografia, attrezzeria, costumi, burattini, marionette, pupazzi, maschere, oggetti,nei materiali più disparati: legno,cuoio, cartone, cartapesta, lattice, gommapiuma, vetroresina, ecc..

 

Autodidatta, fa del lavoro professionale la sua Accademia, collaborando con attrezzerie e sartorie teatrali note (Rancati e Brancato di Milano), con compagnie di teatro, balletto e teatro di figura (Piccolo Teatro di Milano, Ater Balletto di Parma, Teatro del Buratto e Scuola di animazione Yorick di Milano, Casa di Pulcinella di Bari).

 

Parallelamente conduce laboratori, seminari, stages sull’uso creativo dei materiali, sulla tridimensionalità, sulla scultura in legno, maschera, burattino, carta e cartoncino: per l’aggiornamento del personale di Comuni e Scuole (Milano, Pavia, Brescia, Voghera); per la formazione di giovani burattinai (Scuole di Bari, Bergamo e Cervia); nell’ ambito di Festival di Teatro di figura (Muggia; Mittelfest: le valli del Natisone; Sorrivoli; Silvano d’Orba; Cervia); in programmi di scambi internazionali (Fachhochschule di Amburgo), di arte terapia (Bologna; Bari), di teatro nelle carceri (Voghera).

 

Collabora per 8 anni dall’inizio alla trasmissione televisiva “L’Albero Azzurro”.

Pubblica due libri Cartastorie (2000) e Cartamaschere (2004) dedicati a creazioni di carta e cartoncino.

Nel 2001 riceve il titolo di Artigiano Eccellente, settore “legno”, dalla Regione Piemonte e nel 2003 la Sirena d’Oro al Festival Internazionale “Arrivano dal Mare” di Cervia.

E’ socio dell’Associazione “P.Sarina” di Tortona e dell’ Università dei Burattini di Bologna.

 

Allestisce diverse mostre dedicate al complesso delle sue opere (Casale Monferrato 2005; Bari 2006; Cagliari 2008; Tortona 2009), alle Illustrazioni (Casale Monferrato 2007), alle Maschere (Conzano 2008), al Presepio (Conzano 2007).

A Castelletto d’Erro, dove attualmente risiede ed opera, ha aperto un atelier che intende essere sede della sua attività artistica e punto di riferimento per il recupero del artigianato e della tradizione (soprattutto del legno e della cartapesta).

Damiano Giambelli

Si è avvicinato al teatro di animazione dopo aver scoperto questa forma espressiva grazie ad  una conferenza tenuta dal burattinaio Albert Bagno nel 1980. Ha cominciato il suo percorso artistico con una lunga attività nelle scuole, dove ha tenuto laboratori su burattini, musica e teatro a partire dal 1984. Contemporaneamente ha collaborato con diversi gruppi teatrali come scenografo, tecnico, burattinaio e musicista.

Suona il sassofono, la fisarmonica, il flauto e altri strumenti musicali autocostruiti e ha sempre mantenuto una forte passione per le forme espressive della musica popolare italiana e di altre culture.

Nel 1991 ha incontrato il Bread and Puppet Theater,  lo storico gruppo statunitense famoso per l’impiego di pupazzi di ogni dimensione: ne è nata una vivace collaborazione che continua tutt'ora. Ha recitato e animato negli spettacoli della compagnia negli Stati Uniti e in tourneè internazionali ed ha tenuto per loro anche numerosi laboratori. Ha lavorato come membro stabile del gruppo nella stagione 1993/94, durante la quale ha viaggiato con la compagnia in Asia e Sud America.

Nel 1992 fonda con Cristina Discacciati il Teatro del Corvo, avviando un percorso di ricerca e innovazione nel teatro di figura contemporaneo tutt'ora in corso.

Nel 1996 si è diplomato con 110 e lode in Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano con una tesi sul lavoro del burattinaio dal titolo “Dentro e fuori la baracca”. Sempre all’Accademia ha tenuto dei seminari sui burattini e i teatrini di carta., collaborando con il prof. Carlo De Simone.

Ha condotto diversi laboratori sulla costruzione di burattini e pupazzi in diversi ambiti, tra i quali la Civica Scuola di Animazione Pedagogica di Milano e il Premio Silvano d’Orba – Ai bravi Burattinai d’Italia.

Come Teatro del Corvo dal 2005 organizza “Sipario d’Orba” cicli di seminari di formazione e spettacoli sul teatro di figura.

Collabora come formatore e conduttore di laboratori per diverse associazioni di volontariato clown: Associazione Veronica Sacchi, Clown One, Abio Brianza.

Dal 1997 al 2000 ha collaborato con il Teatro del Sole di Milano come attore e conduttore di laboratori.

Dal 1998 al 2001 ha collaborato con il Teatro Laboratorio Mangiafuoco di Milano come burattinaio.

Attualmente collabora inoltre con il Teatro dell'Elica di Sergio Missaglia e con il Teatro Pane e Mate, con il quale nel 2004 ha realizzato scene e allestimento di "Il Circo Libellula".

Nel 2003 ha curato l'immagine e la regia di "Que se vayan todos" uno spettacolo sul tema della crisi economica dell'Argentina prodotto a Buenos Aires che è stato in tournée nel continente americano con la compagnia di Graciela Monteagudo.

Nel 2007 ha partecipato in qualità di costruttore e di animatore di pupazzi alla messinscena dell'opera lirica "Il barbiere di Siviglia" con la regia di Amy Trompetteer prodotto a New York e replicato durante la stagione 2006/07 del Teatro Comunale di Sankt Polten, Vienna. 

Sara Ghioldi

Si occupa di arte, teatro ed educazione da più di vent'anni.

Si forma all'Accademia di Brera con un master post laurea in educazione all'immagine e alla Scuola di Formazione Attorale del Teatro del Sole partecipando in seguito a numerosi stage e laboratori di formazione dell’attore tra i quali quelli condotti da Maria Consagra, Eugenio Barba, Renato Gatto, Gigi Gherzi.

 

Dal 1995 è attrice, regista e formatrice del Teatro del Sole, storica Compagnia Teatrale riconosciuta dal Ministero per i Beni Culturali e dal 2002 al 2012 ne è  direttrice artistica.

 

Dagli inizi degli anni novanta intrattiene con la scuola uno stretto rapporto di collaborazione, progettando e conducendo numerosi laboratori per bambini, ragazzi e giovani e corsi d’aggiornamento per insegnanti, educatori e volontari  in tutta Italia: Dall’oggetto al personaggio, Percorso d’ avvicinamento all’arte contemporanea, Burattini a scuola (condotto per dieci anni consecutivi nella Scuola Primaria di Mozzate CO), A portata di mano, Insalata di Fiabe, Il teatro come supporto alla didattica, Percorso di aggregazione attraverso il teatro, Le tipologie del teatro di Burattini come supporto alle differenti discipline d’insegnamento nella scuola primaria, Tra Fisica, arte e magia (percorso didattico sulla luce), Io come Man Ray (la stampa fotografica a scuola).

 

Ha tenuto percorsi di alta formazione presso la facoltà di Scienze della Formazione - Milano Bicocca (docenza in Tecniche Espressive e Corporee). 

sull’esperienza di laboratori teatrali di lungo corso nella scuola dell’obbligo. Presso la Cattedra di Laurea in Educazione Professionale, Facoltà di Medicina, Lauree nelle Professioni Sanitarie della Riabilitazione di Milano, presenta e conduce per Il Teatro del Sole due sessioni del laboratorio teatrale “Il punto di vista”.


E' inoltre autrice, attrice e regista di numerosi spettacoli di teatro d’attore e di figura rappresentati in Italia e all’estero tra i quali due spettacoli sulla Fisica –“Tracce” e “Facciamo Luce sulla Materia” -nati in seno al Dipartimento di Fisica dell'Università degli studi di Milano e presentati al Festival della Scienza di Genova e al Piccolo Teatro di Milano - Progetto Ts-

 

Per il Teatro del Sole ed inseguito come libera professionista si è occupata di progetti legati alla lettura e ai libri come: “GALASSIA GUTENBERG teatro, musica, arte, scienza, letteratura e lettura… a scuola, in teatro e in biblioteca, progetto distribuito e sostenuto dalla provincia di Milano per più di dieci anni, e “Sei pronto a LibrArti .- L’immagine come propedeutica alla lettura”.

COSTI

Se ti iscrivi ad un seminario il costo è di

 

Euro 220 + tessera associativa (costo 20 euro) per il seminario con Natale Panaro 
Euro 120 + tessera associativa (costo 20 Euro) per gli altri seminari 

 

Se ti iscrivi al seminario di Natale Panaro + ad 1 degli altri due Euro 320 + tessera

 

Se ti iscrivi ai seminari di Damiano Giambelli + Sara Ghioldi Euro 220 + tessera

 

Se ti iscrivi a tutti e tre i seminari  Euro 420 + tessera


 

PER  INFORMAZIONI E ISCRIZIONI

info@teatrodellelica.it

039. 2458296

 

I seminari hanno un numero massimo di partecipanti, raggiunto il quale le iscrizioni saranno chiuse. 


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